Siamo specializzati nella rigenerazione e riparazione elettronica analogica e digitale.
Offriamo un ampia gamma di servizi per l’industria, per l’automotive, per la casa.
- Esperienza decennale
- Competenze trasversali ai vari campi d'impiego
- Continuo aggiornamento verso le nuove tecnologie
- Contratti di manutenzione a prezzi vantaggiosi
- Servizi mirati al recupero di sistemi obsoleti.
- Lavorazioni certificate e garantite
Diamo nuova vita ai vostri apparecchi elettronici.

DIRITTO ALLA RIPARAZIONE: Di cosa si tratta?
Il diritto alla riparazione approvato da Regolamento 2021/341 dell’Unione Europea, in cosa consiste? Le nuove regole obbligano i produttori di apparecchi elettronici a rispettare determinati criteri di progettazione e realizzazione: questo per fare in modo che risultino facili da riparare anche fuori dai circuiti ufficiali. Con il diritto alla riparazione, inoltre, i produttori sono obbligati a rendere disponibili i pezzi di ricambio, finora spesso introvabili, e le relative istruzioni per la riparazione.
I produttori dovranno quindi assicurare ai riparatori professionisti uno stock di ricambi per circa un decennio, in modo da allungare il ciclo di vita e di utilizzabilità di un oggetto, evitandone la sostituzione precoce. L’idea è quella di spingere perchè venga creata una rete di tecnici indipendenti che abbiano realmente interesse a riparare un prodotto, contrariamente a quanto avvenuto finora per cui, spesso, si suggerisce la sostituzione dell’apparecchio a fronte di difficoltà ad aggiustare o ad un costo di riparazione troppo elevato. Inoltre, il diritto alla riparazione prevede la possibilità di aggiornare sì i componenti, ma anche i software dei prodotti, sempre con l’obbiettivo di ritardarne il fine vita.
Il diritto alla riparabilità è strettamente connesso anche al problema dell’impatto ambientale derivante dai rifiuti elettronici. Secondo le stime, oggi l’80% dell’inquinamento ambientale e il 90% dei costi di produzione dipendono dalle decisioni che vengono prese dai produttori in fase di ideazione dei dispositivi. Il Vecchio continente detiene infatti il triste primato in fatto di produzione di rifiuti elettronici: i consumatori Europei producono mediamente 16,2 Kg di rifiuti elettronici in un anno, seguono Asia (5,6Kg) e Africa (2,5Kg). Le stime prevedono inoltre che le attuali 53,5 milioni di tonnellate di rifiuti potrebbero raggiungere raggiungere la cifra di 74 milioni di tonnellate entro il 2030.